viernes, abril 01, 2005

Oggi...a destra o a sinistra?



...e così, L'uomo in Nero si avvicino allo sportello e e chiese un biglietto.

Già sul treno, attaverso i riflessi della stazione sulla finestra, riuscii a intravedere la figura di lei, quasi eterea, che si avvicinava lentamente alla carrozza tra la folla e il vapore della locomotiva. In mano portava ancora la busta piena di granchi che le aveva regalato. Ci andava matta e lui lo sapeva. Quando arrivò sotto la finestra e vide il suo viso, si rese conto, ancora una volta di quanto la amava, e si fece la promesa di tornare a riprenderla quando tutto fosse finito.

Lei, dentro la tutina blu da meccanico, posai le labbra sul vetro della finestra lasciando nitido il disegno in rosetto del suo bacio d'addio.

Poi il treno cominciò a muoversi separandoli. L'uomo in Nero lasciò spappare una lacrima mentre guardava l'ultima immagine della sua amata: Lì, in piedi, con i capelli ancora disordinati e uno sguardo che avrebbe intenerito un'intero branco di rinoceronti. Con la mano sinistra infilata nella tasca della tuta e con la busta-regalo nella mano destra. Un enorme gatto nero era riuscito a strapparla e litigava a morte contro un decina di granghi, sprarsi sul pavimento in torno a lei.

La prossima volta, se ci sarà una prossima volta, - pensò L'uomo in Nero - glie li regalo surgelati.

(juan pantano)

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